MHYT – Mental Health Youth Transition

MHYT – Mental Health Youth Transition

KA210-YOU-8A4F6131
2021 – 2023

Coordinatore di progetto: Sozialkritischer Arbeitskreis Darmstadt e. V. (DE)

Il progetto MHYT intende esplorare l’impatto della pandemia sulla salute mentale dei giovani a livello internazionale. Il progetto si pone come opportunità di scambio di buone prassi e pratiche in visione di una gestione migliore dei problemi di salute mentale dei giovani in relazione alla pandemia, e non solo. Il progetto contribuirà inoltre a costruire una rete di contatti tra organizzazioni e operatori provenienti da diversi paesi europei da cui potranno nascere future collaborazioni.
Il progetto MHYT prevederà le seguenti 3 attività:
A livello regionale e/o locale, le organizzazioni partner realizzeranno due workshops nazionali dove 10 operatori giovanili potranno condividere esperienze e discutere le migliori pratiche implementate nel loro lavoro con i giovani. Gli operatori parteciperanno successivamente a un workshop internazionale incentrato sulla salute mentale dei giovani in tempi di transizione.
In seguito ai laboratori, le organizzazioni partner si incontreranno per raccogliere i risultati delle attività proposte e per sviluppare metodologie di lavoro basate sulle pratiche condivise.
Al termine del progetto, le organizzazioni partner avranno una visione d’insieme dell’impatto della pandemia sulla salute mentale dei giovani, mentre gli operatori avranno acquisito nuovi strumenti per affrontare e gestire al meglio le implicazioni psicologiche della pandemia sui giovani.

Adolescenti tra rabbia e ritiro sociale nel post pandemia

Adolescenti tra rabbia e ritiro sociale nel post pandemia

4 MARZO 2023
9.30 – 12.30
San Micheletto

Il convegno è stato il punto di approdo di un percorso intrapreso da Zefiro diversi mesi fa durante il periodo della pandemia. Ci eravamo accorti di come stesse cambiando la generazione degli adolescenti che incontravamo quotidianamente, quelli che impattavamo nei nostri percorsi di formazione, nei progetti europei, nelle attività di orientamento e per il tempo libero. Non era la primavera ma qualcosa di più forte che spingeva. Erano tante le storie di utenti, di madri, di amici che parlavano dei loro figli e ci riferivano di cambi di umore, di fughe e aggressività e, di contro, di voglia di rimanere in casa e paura a riprendere la vita di prima, anche quando questo sembrava possibile, anche se in forma sempre filtrata da mascherine e distanze innaturali.
Un periodo che ci ha spinto a definire alcuni interventi di fronteggiamento immediato, di cui parleremo più avanti, e la successiva elaborazione di una strategia più definita, sia a livello di agenzia, insieme alla rete di tutte le agenzie formative regionali, che a livello più ampio, grazie anche al supporto della rete YES Forum e dei diversi progetti europei in cui eravamo coinvolti. Proprio in un evento a Colonia, nel
settembre 2021, il primo dopo un anno e mezzo di riunioni e meeting solo attraverso i monitor, ci ritroviamo incidentalmente a parlare tra operatori di queste quotidiane difficoltà nella relazione, nel coinvolgimento dei ragazzi, di come fosse cambiato il loro stato d’animo. In quell’occasione, di fronte ad una spontanea richiesta reciproca di confronto e di aiuto ci siamo detti che potevamo fare qualcosa insieme, innanzitutto monitorando quello che era accaduto e come ciascun di noi era riuscito a reagire. E poi provando a rendere più stabili e organici quei confronti all’interno di una cornice formale quale poteva essere quella di un progetto europeo. Nasceva così il progetto MHYT, un acronimo che sta per Mental Health of Youth in Transition, dove il transition sta a indicare tutte le situazioni dell’età evolutiva che rendono critica l’età adolescenziale. Noi di Zefiro abbiamo scelto di farci aiutare in questo viaggio da uno dei massimi esperti in materia, Emanuele Palagi, che durante l’evento ha raccontato come spesso quella dell’adolescenza sia una sfida a rimanere in equilibrio tra normalità e delusione, tra ritiro sociale e aggressività.
L’accento abbiamo sempre cercato di porlo sugli aspetti positivi e propositivi, sul rafforzamento delle life skills come azione preventiva più efficace su cui puntare, attraverso la proposta di attività di crescita e sperimentazione che favoriscano la promozione del benessere, prima ancora che il malessere si manifesti.
Proprio questa convinzione ci ha spinti e ci spinge tutt’oggi a puntare sul proporre attività e alternative agli adolescenti tra le quali scegliere. E offriamo quando richiesto il nostro supporto nell’esplorazione delle possibilità, aiutando nel ‘come’ fare, piuttosto che nel ‘cosa’. Una presenza degli adulti che deve essere discreta, non direttiva, ma di cui si deve avvertire la mancanza quando non c’è.
Ringraziamo quindi la Fondazione Cassa di Risparmio per l’ospitalità, la disponibilità a partecipare in modo attivo ma anche per la fiducia riposta in noi nel sostenerci annualmente. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere qua sul palco il Vicepresidente della FCR il dottor e pediatra Raffele Domenici, insieme a Fabio Barsanti, assessore allo Sport, Edilizia Sportiva, Frazioni, Protezione Civile, Patrimonio delle ex circoscrizioni, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e raccontato La condizione degli adolescenti nel comune di Lucca: il contesto e gli interventi attivati. Proprio lo sport è al centro di altre attività preventive e di riattivazione e protagonismo giovanile, ed è stata una leva importante, anche a livello europeo, per affrontare e superare la fase pandemica.
Donatella Turri, anche lei padrona di casa negli spazi di S. Micheletto, Direttrice della Fondazione per la coesione sociale, ci ha accmpagnato sempre in una zona di confine, un po’ com’è questa età, dove non si è più e non si è ancora, raccontandoci La linea d’ombra: gli adolescenti tra mancanza di motivazione e voglia di futuro.

EMANUELE PALAGI Psicologo e Psicoterapeuta, si occupa di Psicopatologia dell’adolescenza
Trattamento cognitivo-comportamentale, prevenzione e cura delle dipendenze. Autore di numerosi articoli e libri tra i quali ricordo “I segnali del disagio- Guida per adulti ai problemi dei ragazzi”, Il manuale contro gli attacchi di panico, è anche Autore e interprete dello spettacolo teatrale “Una storia da raccontare” un viaggio attraverso la straordinaria vita di Maria Montessori, spettacolo che sarà a
Viareggio il prossimo 7 maggio al teatro Jenco.

DONATELLA TURRI Direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale onlus, ente di scopo della Fondazione CRL, è stata fino allo scorso anno Direttrice della Caritas Diocesana di Lucca, si è occupata nel tempo di cooperazione allo sviluppo, progettazione sociale e di contrasto alle povertà, con un approccio improntato alle tematiche di economia circolare, economia civile, dinamiche partecipative e
animazione di comunità. Ha dato vita negli anni ad azioni di recupero urbano e rilancio di quartieri della prima periferia lucchese attraverso la costituzione e l’avvio di esperienze di recupero e lotta alla povertà tra cui cito Asola e Bottone, Daccapo, l’APS Quindi, per il reinserimento di donne nel mercato del lavoro, il portierato di quartiere.

Qui è possibile trovare il servizio di NoiTV sull’evento:

Adolescenti e pandemia, in San Micheletto il convegno sul benessere mentale dei giovani – NoiTV

 

Strumenti per dare voce ai giovani: indicazioni per le politiche sociali

Sulla base delle esperienze e dei risultati di VOICE, abbiamo sintetizzato i messaggi chiave sotto forma di raccomandazioni per a) gli istituti di istruzione e formazione (in particolare quelli che formano i futuri operatori giovanili); b) le organizzazioni e gli operatori del settore giovanile e sociale e c) i responsabili delle politiche sociali e giovanili.
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